Ricerca: due piante su cinque a rischio estinzione, ma esiste un metodo per preservarle

Il 40% delle specie vegetali è a rischio di estinzione: un nuovo metodo di conservazione sviluppato dall’Università di Pisa mira a salvaguardare la biodiversità vegetale.

Un recente studio ha messo in evidenza una preoccupante realtà: circa il 40% delle specie vegetali nel mondo è a rischio di estinzione. Per affrontare questa emergenza, un team di ricercatori, guidato da Angelino Carta, docente di Biologia presso l’Università di Pisa, ha sviluppato una nuova metodologia che si basa sulla rilevanza evolutiva delle specie. Questo approccio innovativo mira a integrare le collezioni esistenti nelle banche dei semi, contribuendo così alla conservazione delle piante minacciate.

Dettagli dello studio e metodologia

La ricerca, recentemente pubblicata sulla rivista scientifica New Phytologist, ha coinvolto anche esperti provenienti da Spagna, Belgio, Svizzera e Regno Unito. L’analisi ha esaminato un vasto insieme di dati provenienti da 109 banche dei semi, comprendente oltre 22.000 specie della flora europea. I risultati hanno rivelato che alcuni rami dell’albero genealogico delle piante europee non sono rappresentati nelle collezioni attuali. In particolare, le specie non conservate, ma che necessiterebbero di campionamento e stoccaggio, sono quelle che rappresentano un unicum evolutivo. Queste piante mostrano strategie riproduttive uniche o sono limitate a specifiche aree geografiche, rendendole particolarmente vulnerabili.

Implicazioni per la conservazione

Angelino Carta ha sottolineato l’importanza di questo metodo, che può essere adattato a diversi obiettivi di conservazione, tenendo conto del budget disponibile. La ricerca rappresenta un passo cruciale verso future azioni di salvaguardia, fornendo una base per discutere nuove politiche. Tra i temi trattati, vi è la protezione delle specie in via di estinzione, il rafforzamento della resilienza dei sistemi agroalimentari e l’identificazione delle piante più idonee al ripristino degli habitat in un contesto di cambiamenti climatici.

L’approccio sviluppato dal gruppo di ricerca dell’Università di Pisa non solo promette di migliorare le strategie di conservazione, ma potrebbe anche portare a risparmi significativi in termini economici, rendendo la gestione delle risorse vegetali più efficiente e mirata. La sfida della conservazione delle specie vegetali è più attuale che mai, e l’innovazione scientifica gioca un ruolo fondamentale nella lotta contro l’estinzione.