Nel corso del XIX secolo, i soldati francesi al servizio di Napoleone portarono sul Lago di Como una ricetta di un liquore a base di erbe, conosciuta per le sue proprietà digestive e carminative, chiamata Vespetrò. Verso il 1850, a Canzo, un piccolo comune delle Prealpi lombarde, il farmacista Scannagatta riprese questa formula, dando vita al Vespetrò Speciale. Il nome evocava ironicamente il suo effetto sulla digestione, richiamando espressioni francesi legate all’emissione di gas e ai rutti.
Grazie al suo sapore erbaceo e complesso, il Vespetrò Speciale conquistò rapidamente la Lombardia, tanto che nel 1872 la guida Curti lo paragonava alla rinomata Chartreuse. A testimonianza della sua qualità, il liquore ottenne due prestigiosi riconoscimenti: la medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Torino nel 1898 e quella di Parigi nel 1900.
La storia moderna del Vespetrò
Il Vespetrò ha attraversato due guerre mondiali, ma non è riuscito a resistere alla crisi del mercato degli alcolici all’inizio degli anni ’90. Nel 1991, la famiglia Tovagliari, ultima proprietaria del liquorificio, decise di interrompere la produzione, lasciando la ricetta, custodita segretamente per oltre un secolo, sull’orlo dell’oblio. Tuttavia, nel 2005, Angelo Gandola riuscì a recuperare la formula originale del Vespetrò, insieme a quella dell’Amaro del Ghisallo, lanciato da Scannagatta negli anni ’60. Dopo un lungo periodo di studio e sperimentazioni, nel 2024 la Nuova Scannagatta, situata ad Alzate Brianza, a pochi chilometri da Canzo, ha avviato la produzione delle prime bottiglie.
Il Vespetrò oggi
Il Vespetrò Speciale si presenta con un affascinante colore giallo oro, catturando l’attenzione già a prima vista. Con una gradazione alcolica del 40% vol, il liquore è il risultato di una meticolosa macerazione e distillazione di diverse botaniche, tra cui semi di angelica, coriandolo, anice, finocchietto selvatico e buccia di limone. Al palato, offre un’esperienza aromatica intensa e caratteristica. Questo liquore è ideale da gustare liscio a fine pasto, ma si rivela anche un ingrediente versatile e interessante nella mixology, grazie alla sua complessità erbacea.
Un esempio di come il Vespetrò possa essere reinterpretato è il Vespetrò Vodka Sour, creato da Marco Colangelo del noto DRINC Cocktail & Conversation di Milano. Questo drink dimostra come un liquore tradizionale possa aggiungere un tocco moderno a una ricetta classica.
Tecnica: Shake and Strain
Bicchiere: Coppetta
Ingredienti:
15 ml lime
15 ml triple sec
15 ml vodka
30 ml Vespetrò