Negli ultimi otto anni, la crescita dell’interesse verso il tè e il suo utilizzo nei cocktail ha alimentato una vera e propria rivoluzione nel panorama gastronomico italiano. Questo articolo esplora le origini dell’uso del tè nei cocktail e presenta una sorprendente scoperta: l’esistenza di una piantagione di tè in Italia, che si pone come punto di riferimento nel settore, attirando l’attenzione di esperti e appassionati da ogni parte del paese.
il tè e i cocktail: un connubio creativo
La genesi di un’idea
L’interesse per il tè come ingrediente per cocktail è nato nel 2016, in seguito a un invito per partecipare al Gourmet Expo Forum di Torino. Questa occasione ha rappresentato un’importante piattaforma per condividere la conoscenza del tè, un ingrediente che si rivela sempre più versatile e innovativo nel mixology. L’incontro, organizzato da Protea, ha dato vita a un confronto tra esperti del settore e ha segnato l’inizio di un percorso di sperimentazione, culminato in diverse edizioni di un concorso specifico per cocktail a base di tè.
L’evoluzione dei cocktail al tè
Nel corso degli anni, alcuni barman hanno iniziato a esplorare l’uso del tè nei loro drink, con risultati che hanno sorpreso e intrigato il pubblico. Tuttavia, la vera diffusione di questa pratica si è scontrata con alcune sfide. Nonostante i cocktail a base di tè si siano dimostrati piacevoli al palato, i barman non hanno sempre considerato il tè come un ingrediente innovativo capace di apportare un vero cambiamento nel mixology. Ad oggi, c’è ancora una strada da percorrere per far sì che il tè venga visto come un liquore di alta qualità.
L’importanza della cultura del tè
Parallelamente, la cultura del tè in Italia ha mostrato segni di crescita costante. In seguito a un articolo apparso sulla stampa regionale, è emerso che la Compagnia del Lago, situata nel nord Italia, rappresenta la più grande piantagione di tè dell’Europa continentale. Questa realtà ha destato l’attenzione non solo per le sue dimensioni ma anche per l’innovazione che porta nel mercato del tè italiano, aprendo nuovi scenari di sviluppo per il settore.
la piantagione di tè in Italia: una realtà sorprendente
La scoperta della Compagnia del Lago
La piantagione di tè della Compagnia del Lago è una realtà affascinante, con oltre 30.000 piante distribuite su un’area di tre ettari. Situata in Val d’Ossola, vicino al Lago Maggiore, la piantagione ha origini risalenti a oltre trent’anni fa, quando Paolo Zacchera, esperto florovivaista, decise di sperimentare la coltivazione della Camelia Sinensis. Questa scelta, inizialmente vista come una sfida, si è rivelata vincente, dando vita a una produzione di tè che oggi è un punto di riferimento per il mercato italiano ed europeo.
Un territorio fertile e le sfide della coltivazione
Il clima favorevole e la conformazione del terreno della Val d’Ossola si sono dimostrati ideali per la crescita della pianta del tè. La visione del fondatore Paolo Zacchera ha trovato conferma negli ottimi risultati ottenuti, evidenziando le potenzialità di un settore che, fino a poco tempo fa, era poco conosciuto in Italia. Con un piano di espansione ambizioso, la piantagione mira a crescere ulteriormente, aumentando la superficie di coltivazione e ottimizzando i processi di raccolta e lavorazione.
Innovazione e collaborazione
Il progetto della Compagnia del Lago non si limita alla semplice coltivazione. Sotto la direzione di Paolo e del figlio Alessandro, laureato alla Bocconi, l’azienda si sta preparando a una fase di innovazione che prevede anche il coinvolgimento di altre imprese nella creazione di una rete collaborativa. L’obiettivo è quello di creare una “Valle europea del tè”, incentivando la crescita di nuove piantagioni e rafforzando la filiera del tè in Italia.
l’intervista con alessandro zacchera: progetti e obiettivi
L’espansione della piantagione
Alessandro Zacchera, nella sua posizione di giovane imprenditore, ha condiviso con noi le ambizioni per il futuro della piantagione. L’idea di ampliare l’area di coltivazione è centrale nelle loro strategie, con l’intenzione di raggiungere almeno dieci ettari nei prossimi dieci anni. Questa espansione è fondamentale per garantire la sostenibilità economica e la qualità del prodotto finale, che necessita di processi di meccanizzazione e automazione.
La lavorazione del tè
Un altro aspetto importante è la lavorazione delle foglie di tè. La Compagnia del Lago si occupa internamente della raccolta e della trasformazione delle foglie. Il processo include varie fasi, tra cui l’appassimento, la rollatura e l’essiccazione, con un’attenzione particolare alla qualità finale del prodotto. Il tè viene poi distribuito in esclusiva alla “Vie del Tè” di Firenze, dove viene confezionato e commercializzato.
Obiettivi di sviluppo
Alessandro ha delineato inoltre tre linee di sviluppo per il futuro della piantagione: espandere l’area coltivata, sviluppare un brand proprio e diversificare i prodotti derivati dal tè, come liquori e prodotti alimentari. Inoltre, hanno in programma di investire nell’accoglienza turistica, per rendere la piantagione un luogo di visita e scoperta per gli appassionati di tè.
il concorso di cocktail a base di tè: un riconoscimento alla creatività
La competizione di Protea
In parallelo con l’avanzamento della coltivazione del tè, l’associazione Protea ha organizzato un concorso per cocktail a base di tè che ha messo in luce la creatività dei barman italiani. Questo concorso, che ha avuto luogo tra il 2017 e il 2019, ha rappresentato una piattaforma di lancio per ricette che combinano il tè con ingredienti innovativi, portando alla creazione di cocktail unici e raffinati.
I vincitori del concorso
Tra i cocktail premiati, “La Via del drink tea” di Valerio Vitiello e “Meditation all day fizz” di Luca Roatta risaltano per la loro originalità e il perfetto equilibrio tra tè e altri sapori. Le ricette, purtroppo non disponibili al pubblico, richiedono ai barman di reinterpretarle secondo la loro creatività, stimolando così l’innovazione nel mondo della mixology.
Il futuro dei cocktail al tè
Il concorso ha contribuito a stabilire il tè come un ingrediente serio nel panorama della mixology, aprendo nuove strade per l’utilizzo del tè nei cocktail. Tuttavia, resta ancora da conquistare una platea più ampia di consumatori e professionisti, incoraggiando una maggiore esplorazione delle potenzialità del tè in ambito cocktail.
La cultura del tè in Italia è in continua evoluzione, e con la presenza di piantagioni locali come quella della Compagnia del Lago, gli appassionati possono aspettarsi un futuro ricco di sorprese e innovazioni nel settore.