Sequestro di 400 kg di carne per macellazione clandestina in Maremma

Sequestro di 400 chilogrammi di carne in condizioni igieniche inaccettabili a Manciano, con gravi violazioni delle normative sanitarie e sanzioni per macellazione clandestina.

Durante un’operazione di controllo condotta il 15 gennaio 2025, i carabinieri forestali di Manciano, in provincia di Grosseto, hanno sequestrato circa 400 chilogrammi di carne in condizioni igieniche inaccettabili. L’intervento è avvenuto nell’ambito di un’attività volta a garantire la sicurezza alimentare nelle aziende agricole e zootecniche della zona. I militari, supportati dal personale medico veterinario dell’Asl Toscana sud est, hanno scoperto un’operazione di macellazione clandestina, rivelando gravi violazioni delle normative sanitarie.

Controllo in laboratorio non autorizzato

All’interno di un laboratorio non autorizzato, sono stati rinvenuti notevoli quantitativi di carne bovina macellata senza il rispetto delle procedure di legge. La carne, priva di qualsiasi forma di bollatura sanitaria, non era stata sottoposta a controlli veterinari pre e post mortem, rendendo il prodotto potenzialmente pericoloso per la salute dei consumatori. La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla presenza di celle frigorifere inadeguate, dove la carne era custodita in condizioni di scarsa igiene.

Alimenti in condizioni inaccettabili

Oltre alla carne bovina, i carabinieri hanno trovato una significativa quantità di prodotti lattiero-caseari e carne sezionata in condizioni di conservazione inaccettabili. Molti di questi alimenti presentavano segni evidenti di deterioramento, come alterazioni di colore e odore, e risultavano contaminati da muffe. Tra i prodotti sequestrati, vi erano anche 36 forme di formaggio in fase di stagionatura, stoccate in un ambiente con gravi carenze igieniche, risultate anch’esse compromesse.

Rinvenimenti di frattaglie e sanzioni

In aggiunta, è stata rinvenuta una testa di bovino e diverse frattaglie, tra cui cuore, fegato, polmoni e milza, per un totale di 359 chili, tutto avvolto in sacchi neri di plastica non idonei per uso alimentare. La testa del bovino non mostrava segni di stordimento, suggerendo che la macellazione fosse stata effettuata senza rispettare le norme sul benessere animale e da personale non qualificato. Le autorità sanitarie hanno elevato sanzioni amministrative per un ammontare superiore ai 2.000 euro per le violazioni riscontrate.