Il 2024 ha portato sfide significative per il settore delle bevande alcoliche, contrariamente ai buoni risultati registrati da molte aziende in altri settori. Le difficoltà economiche, l’inflazione e strategie aziendali poco convincenti hanno influenzato negativamente l’andamento delle azioni di molte società vinicole, birrarie e di distillati. Secondo l’analisi di Pambianco, le performance del settore evidenziano un quadro complesso che merita di essere esaminato nei dettagli.
vino in borsa: difficoltà e flessioni
Andamento negativo nel comparto vinicolo
Il settore vinicolo ha subito una flessione generale del 9,6% nel valore delle azioni delle 15 principali aziende vinicole mondiali. Tra queste, Australian Vintage si distingue per una delle performance più deludenti, con un crollo del 65%. Questo calo vertiginoso, che ha portato il prezzo del titolo da 0,40 a 0,14 dollari australiani, è attribuibile a perdite nette di 93 milioni di dollari e al fallimento della fusione con Accolide, un altro grande attore del mercato vinicolo australiano.
Le sfide dello champagne
Anche il comparto dello champagne ha presentato risultati deludenti, influenzati da una diminuzione dei consumi, in particolare in Cina. Secondo i dati forniti dal Comité Champagne, nel 2024 si è registrata una contrazione del 7,2% nelle spedizioni. Laurent-Perrier ha visto il valore delle sue azioni scendere del 13,4%, dovuto a un drastico calo delle vendite nel primo semestre. Allo stesso modo, Lanson-BCC, che nel 2023 aveva registrato un incremento del 29,8%, ha chiuso il 2024 con un calo del 12,5%, il prezzo delle azioni sceso a 35 euro. Anche Vranken Pommery ha subito un decremento del 14,3% a causa di un cambio di leadership, con Nathalie Vranken che ha rilevato la direzione da Paul-François Vranken.
Eccellenze vinicole: chi si distingue?
Nonostante questo scenario critico, Italian Wine Brands è riuscita a farsi notare in positivo, con una crescita del 27,9%. Il prezzo delle azioni è passato da 18,29 a 23,40 euro, spinto da buoni risultati di bilancio e dalla distribuzione di un dividendo di 0,5 euro per azione. Le acquisizioni strategiche, tra cui Enoitalia e Enovation Brands, hanno giocato un ruolo chiave nel sostenere la crescita della società. Al contrario, Masi Agricola ha registrato un calo del 5,3%, attribuito alla diminuzione delle vendite e alla perdita di Renzo Rosso nella compagine societaria.
birra in borsa: perdite diffuse
Flessione del mercato brassicolo
Il settore della birra ha affrontato un 2024 difficile, con perdite significative sul mercato. AB InBev, leader mondiale, ha visto il valore delle proprie azioni diminuire del 17,1%, mentre Heineken ha subito un calo del 23,4% alla Borsa di Amsterdam. Entrambe le aziende hanno registrato una contrazione dei consumi, con difficoltà a mantenere alti volumi di vendita, influenzando negativamente i margini operativi.
Concorrenza crescente
Il panorama del mercato brassicolo è segnato da una crescente concorrenza proveniente da birrifici artigianali e regionali, che stanno erodendo le quote di mercato delle grandi aziende. La risposta del settore a questa sfida sembra essere ancora insufficiente e molto dipenderà dall’adattamento strategico delle aziende ai cambiamenti nelle preferenze dei consumatori.
spirits in borsa: le sfide del mercato
Difficoltà nel settore dei distillati
Il mercato dei distillati ha vissuto un periodo difficile nel 2024, con un calo dei consumi e cambiamenti ai vertici aziendali che hanno instillato incertezza tra gli investitori. Campari ha dovuto affrontare una flessione del 39,9% nel valore delle sue azioni, il risultato di un cambio di leadership che ha generato preoccupazioni nel mercato. La recente uscita di Matteo Fantacchiotti dalla carica di CEO, dopo soli cinque mesi, non ha contribuito a rafforzare la fiducia degli investitori.
Le prospettive per le major del settore
Anche Pernod Ricard ha chiuso l’anno con una riduzione del 27,5% nel valore delle azioni, dopo aver annunciato la decisione di cedere i propri marchi vinicoli per concentrarsi su distillati e champagne premium. Remy Cointreau, d’altro canto, ha visto un forte calo del 46,7% a causa del crollo delle vendite di cognac nei mercati statunitense e cinese. Diageo, un altro gigante del settore, ha subito una diminuzione del 9,4%. Secondo esperti del settore come Alessio Candi di Pambianco, il comparto dei superalcolici sta attraversando una fase di ristrutturazione che richiede innovazione e una risposta efficace alla crescente concorrenza delle alternative analcoliche.
alcolici in borsa: prospettive incerte per il futuro
Il nuovo anno si presenta ancora carico di incognite per il settore delle bevande alcoliche. Un cauto ottimismo è presente, ma le sfide restano significative. Per il comparto vinicolo, i possibili effetti del cambiamento climatico sulle vendemmie potrebbero incidere sui prezzi delle uve e sulla disponibilità di uve di qualità. Nel caso di birra e distillati, tuttavia, non si prevedono scossoni significativi nel breve termine, ma la continua pressione competitiva e le mutazioni nei comportamenti di consumo rappresentano determinanti cruciali per l’evoluzione del mercato.
