La Sicilia si conferma la regione italiana con il maggior numero di imprese agricole femminili, seguita da Puglia e Campania. Nel 2024, le aziende agricole a conduzione femminile in Italia rappresentano quasi il 32% del totale, superando la media europea che si attesta al 29%. Inoltre, è emerso che il 36% dei lavoratori autonomi è donna, un incremento rispetto al 34% registrato nel 2010. Questi dati sono stati resi noti durante l’evento conclusivo del progetto Agrinet4Women, cofinanziato dall’Unione Europea e in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia e il Gruppo Icaro. L’incontro, intitolato “Le agricoltrici italiane si presentano all’Europa”, si è svolto oggi, 27 aprile 2025, a Roma presso la sede di Confagricoltura.
Donne imprenditrici nel settore agricolo
Le donne imprenditrici nel settore agricolo italiano si caratterizzano per la loro giovane età. Infatti, il 64,8% di esse ha un’età media di 49 anni. Nelle società di capitali e di persone a guida femminile, la percentuale di titolari nella fascia di età 18-29 anni è aumentata notevolmente, passando dal 14% di dieci anni fa al 33,76% attuale. Nonostante le donne rappresentino quasi la metà della forza lavoro in Europa, la loro presenza nel mondo dell’imprenditoria rimane limitata. Nei Paesi dell’Ocse, solo circa il 30% delle imprese è di proprietà femminile.
Commento di Alessandra Oddi Baglioni
Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, ha commentato il cambiamento significativo che sta attraversando il settore agricolo. Ha sottolineato l’importanza per l’Unione Europea di promuovere iniziative che evidenzino il contributo femminile all’innovazione e alla crescita del settore primario. “Le storie delle nostre imprenditrici dimostrano che le donne non solo custodiscono le tradizioni, ma le arricchiscono con innovazioni che proiettano l’agricoltura verso il futuro”, ha affermato Baglioni, evidenziando il ruolo cruciale delle donne nel rinnovamento del panorama agricolo europeo.