Slow Wine 2025: la guida che guarda al futuro del vino italiano

Slow Wine 2025 presenta una fotografia del mondo vitivinicolo italiano in continua evoluzione, con un focus su sostenibilità, territorio e nuove tendenze di mercato.

Milano, 19 ottobre 2024 – E’ stata presentata oggi Slow Wine 2025, la quindicesima edizione della guida che celebra il vino italiano non solo per la sua qualità, ma anche per l’impegno verso la sostenibilità. La guida recensisce 2.000 cantine che, con il loro lavoro quotidiano, dimostrano come la natura e la viticoltura possano convivere in armonia, senza l’uso di diserbanti chimici e seguendo le pratiche della viticoltura pulita.

Il contesto climatico e le nuove tendenze del mercato

Durante la presentazione, gli esperti hanno evidenziato come il cambiamento climatico stia influenzando il settore vinicolo. In un mondo in cui i vini di pronta beva stanno crescendo in popolarità, il clima pone nuove sfide, richiedendo maggiore attenzione nelle tecniche produttive. I produttori sono chiamati a sperimentare, senza però tradire le tradizioni e l’identità dei propri terroir.

«Il mercato richiede finezza, non vini meno complessi», ha sottolineato Jeff Porter, sommelier e giornalista di Wine Enthusiast Magazine. Allo stesso tempo, i produttori italiani sono incoraggiati a trovare un equilibrio tra innovazione e fedeltà alle proprie radici.

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Le novità di Slow Wine 2025: i Best Buy

Una delle principali novità di questa edizione è l’introduzione dei Best Buy, che segnalano i vini con il miglior rapporto qualità-prezzo. Questo riconoscimento sostituisce il “Vino Quotidiano”, offrendo una guida accessibile per i consumatori che desiderano orientarsi nel mondo del vino italiano, senza compromettere la qualità.

Il curatore della guida, Giancarlo Gariglio, ha spiegato che l’idea di fondo è quella di rendere il vino di qualità accessibile a tutti, seguendo il principio del “diritto al piacere” caro a Slow Food. I Best Buy rappresentano un’opportunità per i produttori di promuovere le loro eccellenze anche a un pubblico più ampio.

Sostenibilità al centro

Slow Wine 2025 segna anche un passo avanti importante nel rapporto tra vino e ambiente. Per la prima volta, l’inclusione nella guida è riservata solo alle cantine che non utilizzano diserbanti chimici, favorendo una relazione più armoniosa con la natura. Questo cambiamento è parte del Manifesto di Slow Food per il vino, un documento già sottoscritto da migliaia di produttori in tutto il mondo.

Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia, ha sottolineato come il futuro del vino debba guardare alla sostenibilità non solo come un obbligo, ma come un’opportunità economica per i produttori che rispettano l’ambiente. Con 144 nuove cantine recensite, la guida mostra un settore in fermento, sempre più orientato verso pratiche virtuose e rispettose della natura.

Riconoscimenti speciali e premi

Durante la presentazione sono stati assegnati diversi Premi Speciali per celebrare le eccellenze del settore. Tra questi:

  • Il Premio al Giovane Vignaiolo è andato a Luca Amerio, per il suo lavoro nella Tenuta il Nespolo di Asti, dove ha rinnovato l’azienda di famiglia portando avanti le tradizioni locali con un occhio di riguardo alla sostenibilità.
  • Il Premio per la Viticoltura Sostenibile è stato assegnato a I Cacciagalli di Teano, una cantina che coltiva i propri vigneti in biodinamica, all’interno di un contesto naturale di rara bellezza.
  • Il Premio alla Carriera è stato conferito a Mirella Civitelli e Giulio Salvioni, della cantina La Cerbaiola di Montalcino, per il loro costante impegno nella valorizzazione del Sangiovese e delle tradizioni di Montalcino.

Verso il futuro con Slow Wine Fair 2025

A chiudere la presentazione, è stato ricordato l’appuntamento con la Slow Wine Fair 2025, che si terrà dal 23 al 25 febbraio a Bologna. L’evento sarà organizzato in sinergia con SANA Food, con un focus sempre più marcato sulla produzione biologica e sul rispetto del suolo.

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