Sos caldo nei campi: calo del 15% nella produzione di latte e danni alle colture

Il caldo estremo in Italia provoca danni significativi all’agricoltura e all’allevamento, con perdite nella produzione di latte e coltivazioni di meloni, creando una crisi senza precedenti.

Nei giorni scorsi, il caldo estremo ha colpito duramente l’agricoltura e l’allevamento in diverse zone d’Italia, portando a danni significativi. Gli agricoltori e gli allevatori esprimono preoccupazione per le conseguenze delle temperature elevate, in particolare per il settore lattiero-caseario e per le coltivazioni di meloni, simbolo dell’estate.

Le conseguenze del caldo sull’allevamento

Il 2 agosto 2025, Michele Grugni, produttore di latte a Cervignano d’Adda, in provincia di Lodi, ha dichiarato all’ANSA che le temperature elevate hanno causato una riduzione della produzione di latte che può superare il 15% in alcune giornate. “In pochi giorni, abbiamo perso 4 litri di latte, passando da una produzione media di 40,5 litri a soli 36 litri“, ha spiegato Grugni, sottolineando che anche le notti calde, con temperature che raggiungono i 32 gradi, non permettono agli animali di recuperare. Il caldo intenso porta a un aumento dello stress negli animali, che, per cercare sollievo, rimangono in piedi più a lungo, aumentando il rischio di patologie.

Le misure adottate per gli animali

Nella sua azienda, Grugni gestisce 500 bovini, muniti due volte al giorno. “I bovini preferiscono climi freschi, tra i 10 e i 15 gradi“, ha aggiunto, evidenziando la sofferenza degli animali a causa delle alte temperature. Per cercare di alleviare il disagio, l’azienda ha installato ventilatori e doccette per nebulizzare acqua, ma Grugni ha osservato che queste soluzioni sono efficaci solo fino a 30 gradi; oltre tale soglia, l’aria risulta calda e non porta sollievo.

Impatto sulle coltivazioni

Il caldo ha avuto un impatto devastante anche sulle coltivazioni. A Albinia, in provincia di Grosseto, Luca Giacomelli ha dovuto scartare dieci cassoni di meloni, circa 30 quintali, andati completamente distrutti dal sole. “Domenica scorsa abbiamo registrato 45 gradi con vento forte e bassa umidità. La perdita stimata è del 30% sul prodotto totale“, ha raccontato Giacomelli, evidenziando che il danno ha colpito la parcella più grande della sua coltivazione proprio nei giorni cruciali per la raccolta. Per proteggere i meloni rimanenti, Giacomelli ha coperto le piante con una pellicola bianca, sperando di recuperare almeno parte del raccolto.

Situazione critica in Toscana

In Toscana, la situazione si aggrava ulteriormente. Le alte temperature potrebbero aver causato una moria di pesci alla foce del canale Solmine a Scarlino, in provincia di Grosseto, un ulteriore segnale delle conseguenze devastanti del caldo prolungato su ecosistemi e produzioni agricole. Le segnalazioni di danni continuano a moltiplicarsi, mentre gli agricoltori e gli allevatori si trovano a fronteggiare una crisi senza precedenti a causa delle condizioni climatiche estreme.