Fornelli d'Italia

Stefano Bonilli: l’eredità di un’icona dell’enogastronomia italiana

di redazione Fornelli d'Italia

Stefano Bonilli, figura di spicco nel mondo enogastronomico italiano, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama culinario nazionale. A dieci anni dalla sua scomparsa, è opportuno ripercorrere il suo impatto sulla cultura gastronomica e sulla critica culinaria del Bel Paese, esaminando il suo contributo pionieristico e la sua passione per cibo e vino.

Le radici di un visionario: Bologna, città adottiva di Bonilli

Nativo del Veronese ma anima bolognese, Stefano Bonilli ha costruito la sua carriera e il suo legame con la gastronomia proprio nella città rossa. Il connubio tra la sua fervente passione per il cibo e il vino e la sua esperienza giornalistica si è compenetrato in un percorso unico. L’epifania culinaria presso la Locanda Cantarelli a Samboseto è stata una svolta che lo ha spinto a considerare l’enogastronomia come parte integrante della cultura italiana.

L’inserto rivoluzionario: la nascita di Gambero Rosso

Nel 1986, Bonilli ha lanciato l’inserto Gambero Rosso su Il Manifesto, un’iniziativa coraggiosa che ha segnato una svolta nel modo di trattare argomenti legati al cibo e al vino. Da inserto a testata indipendente nel 1988, Gambero Rosso ha stupito con editoriali provocatori e approfondimenti critici, promuovendo una maggiore consapevolezza nell’ambito alimentare e un design innovativo che ne ha enfatizzato l’originalità.

Gambero Rosso Channel: la trasformazione in emittente televisiva

Il successo ha spinto il progetto a evolversi ulteriormente con la creazione del Gambero Rosso Channel, tra le prime emittenti a tema enogastronomico. Questa espansione ha reso il lavoro di Bonilli accessibile a un pubblico più vasto e diversificato, offrendo ricette, tecniche culinarie e storie di produttori. Un punto d’incontro imprescindibile per gli appassionati e i professionisti del settore.

La Città del Gusto: il tempio della cultura alimentare

Un’altra tappa fondamentale è stata la nascita della Città del Gusto, centro dedicato alla formazione e alla divulgazione enogastronomica. Ospitando eventi, corsi di cucina e degustazioni, è diventata un polo attrattivo per coloro desiderosi di approfondire le tematiche legate al cibo e al vino, generando una comunità attiva e partecipe.

Il retaggio e la resilienza: continuare la missione di Bonilli

La decisione di Bonilli di abbandonare il Gambero Rosso nel 2008 ha generato incertezze sul futuro della pubblicazione, ma non ha intaccato la sua missione di raccontare autenticamente il mondo gastronomico italiano. La testata ha dimostrato una straordinaria resilienza, mantenendo viva l’eredità del suo fondatore e continuando a essere un faro di innovazione e critica nel settore.

Un omaggio duraturo: il lascito di Bonilli e di Gambero Rosso

Stefano Bonilli rimane un’icona nella storia del giornalismo gastronomico, un paladino della libertà di espressione culinaria. Il suo spirito intraprendente continua a ispirare giornalisti e appassionati, mentre Gambero Rosso prosegue nella narrazione di un’Italia enogastronomica autentica e appassionante, confermandosi come punto di riferimento per gli amanti del cibo e della cultura italiana.