Il concorso nazionale “Miglior novello d’Italia” si è concluso con grande entusiasmo, con la partecipazione di numerosi produttori da tutte le regioni italiane e la vittoria delle Cantine Volpetti di Ariccia. Questo evento, parte dell’Excellence Food Innovation, ha messo in mostra l’eccellenza e la qualità dei vini novelli italiani. Scopriamo di più su tutte le peculiarità di questa edizione del concorso.
Il miglior novello d’italia: il trionfo delle cantine volpetti
Un riconoscimento per la qualità
Le Cantine Volpetti, con il loro vino novello “Note d’Autunno”, hanno conquistato il primo posto battendo ben 25 campioni provenienti da ogni angolo d’Italia. La giuria del concorso, composta da esperti del settore vinicolo come Daniele Lombardi, Ilenia Canino e Gianluca Marchesani, ha elogiato le caratteristiche organolettiche e l’autenticità del novello prodotto dalle Cantine Volpetti. Questa vittoria non solo rappresenta un traguardo per l’azienda ariccina, ma pone anche l’accento sul crescente riconoscimento che i vini novelli stanno ottenendo in un mercato sempre più competitivo.
La classifica finale del concorso ha visto sul podio:
- Cantine Volpetti – Ariccia
- Velenosi – Ascoli Piceno
- Casa Vinicola Criserà – Reggio Calabria
La qualità del novello si è dimostrata un fattore cruciale anche per le menzioni speciali, che hanno riconosciuto ulteriormente l’abilità e l’impegno dei produttori coinvolti.
Concorso nazionale “miglior novello d’italia”: i premi speciali
Riconoscimenti alle cantine meritevoli
Oltre ai primi tre classificati, il concorso ha predisposto premi speciali in diverse categorie, mettendo in risalto le peculiarità di ogni vino. La Menzione speciale per le sensazioni olfattive è stata assegnata a Colli Cimini di Vignanello , mentre la Menzione per le sensazioni gustative è andata a Upal di Cisternino . Questi riconoscimenti evidenziano come il concorso sostenga un’ampia varietà di espressioni e stili nel panorama del vino novello.
In un’ottica di valorizzazione della tradizione vinicola, il premio “Novello Amore mio” è stato conferito a Carpineto di Greve in Chianti e a Telaro di Galluccio . Inoltre, Cantine Spadafora 1915 di Mangone ha ricevuto un attestato di merito per il novello più richiesto durante il Salone Excellence, dimostrando lottando per far emergere i migliori prodotti sul mercato.
Il rinascimento del vino novello: arte e tradizione si uniscono
L’importanza della sinergia con l’arte
Un aspetto innovativo di quest’edizione è stata la sinergia tra vino e arte, con gli organizzatori che hanno invitato noti artisti a realizzare etichette artistiche per i vini vincitori. Durante la cerimonia di premiazione, è stata svelata una bottiglia di novello della cantina Dorgali con un’etichetta disegnata dall’artista Tommaso Cascella. Questo approccio non solo promuove la cultura del vino, ma crea anche un legame più profondo tra il prodotto e il mondo creativo.
Per l’edizione del 2025, l’artista scelto per realizzare l’etichetta è Giuseppe Gallo, un segnale di quanto sia fondamentale l’integrazione di diverse forme d’arte nella promozione del vino novello. Fabio Bonanno, dell’assessorato Agricoltura di Roma Capitale, ha enfatizzato l’importanza di investire in formazione, identità e cultura, indicando che l’arte può fungere da potente veicolo di comunicazione per il vino novello.
Il vino novello verso il futuro: opportunità di mercato e sostenibilità
La visione di rilancio nel mercato del vino
In un contesto di rilancio del settore vitivinicolo, l’assessora Sabrina Alfonsi ha espresso parere favorevole sul concorso e sull’importanza del novello come prodotto di qualità. La prospettiva di avvicinare i giovani al mondo del vino attraverso il novello è vissuta come un’opportunità straordinaria. Il vino novello, considerato più fresco e meno formale, potrebbe inclinare le nuove generazioni verso la cultura vinicola, rendendola più accessibile e interessante.
Parallelamente, Tommaso Caporale, direttore dell’Istituto nazionale del vino e dell’olio novello, ha evidenziato segnali incoraggianti per il settore, evidenziando un incremento nella produzione di novello rispetto all’anno passato. L’auspicio è che l’alto standard qualitativo dei vini novelli possa catalizzare una ripresa dei consumi, consolidando la reputazione del vino novello come simbolo di eccellenza del MADE IN ITALY. Con un miglior novello d’Italia proveniente dalla provincia di Roma, il concorso dimostra la sua rilevanza nel rafforzare il legame tra qualità, cultura e territorio, promuovendo la tradizione vinicola italiana in una dimensione innovativa e contemporanea.