Il recente evento “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo,” promosso con impegno dal Ministero degli Affari Esteri, ha fornito un’importante panoramica sullo stato della cucina italiana all’estero. Con quasi 600.000 ristoranti che si identificano come italiani, la manifestazione ha sottolineato l’importanza dei formaggi DOP, il cui export ha mostrato una crescita significativa. Nel 2023, l’export di formaggi certificati ha raggiunto le 254.000 tonnellate, generando un valore di quasi 3 miliardi di euro, secondo i dati forniti da Afidop.
L’importanza dei formaggi D.O.P. nell’export italiano
Crescita dell’export di formaggi DOP
L’export di formaggi DOP è cruciale per l’economia italiana e per la sua reputazione gastronomica a livello internazionale. Nel dettaglio, l’11% di incremento nelle esportazioni dei formaggi DOP sottolinea come la domanda globale per questi prodotti stia crescendo. I formaggi DOP non solo rappresentano un pilastro della tradizione culinaria italiana, ma sono anche un simbolo di qualità e autenticità. Tra questi, il Gorgonzola DOP si distingue in modo particolare, evidenziando l’impatto positivo che ha avuto sulle vendite all’estero nel corso dell’ultimo anno.
Gorgonzola DOP: un formaggio di successo
Antonio Auricchio, presidente del Consorzio Gorgonzola DOP e di Afidop, ha enfatizzato l’importanza della valorizzazione dei formaggi DOP nei menu dei ristoranti all’estero. La sua strategia include la promozione del carrello dei formaggi, un’esperienza gastronomica che offre ai consumatori un’opportunità unica di esplorare le tradizioni locali e le varie tecniche di produzione. Questo approccio mira a fornire ai clienti non solo una semplice degustazione, ma anche una narrazione culinaria che arricchisce l’esperienza gastronomica complessiva. 
Le sfide del mercato americano
Le preoccupazioni per i nuovi sviluppi politici
All’orizzonte si profilano sfide significative, tra cui le recenti elezioni negli Stati Uniti, mercato prioritario per l’export italiano oltre i confini europei. Nel 2020, l’imposizione di dazi da parte dell’amministrazione Trump ha causato una diminuzione di oltre 6.000 tonnellate di formaggi italiani exportati negli Stati Uniti, con un impatto economico di circa 65 milioni di euro. Auricchio ha espresso la sua preoccupazione riguardo a possibili sviluppi futuri, evidenziando la necessità di una continua vigilanza per non compromettere i progressi fatti nel mercato americano.
Analisi dei dati di esportazione
Anche se ci sono ostacoli da affrontare, i dati del primo semestre 2024 indicano che il Gorgonzola DOP ha continuato a registrare buone performance. Sono state esportate oltre un milione di forme, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Questo formaggio ha ottenuto un riconoscimento significativo anche nel panorama digitale, risultando il secondo formaggio più cercato online, con circa 23.200 ricerche, superando nomi illustri come Parmigiano Reggiano e Grana Padano.
Il turismo enogastronomico e le esperienze casearie
Crescita del turismo enogastronomico
Il legame tra turismo e cultura casearia è sempre più evidente nel panorama italiano. Il “Rapporto sul turismo ed il mondo caseario,” redatto da Roberta Garibaldi, rivela che il 32,7% dei turisti italiani ha partecipato a esperienze tematiche legate al mondo caseario negli ultimi tre anni. Questo dato riflette un crescente interesse per la qualità e l’origine dei prodotti alimentari.
Offerta di esperienze nei caseifici
In risposta a questa crescente domanda, i caseifici italiani si sono attrezzati per attrarre i visitatori, offrendo degustazioni e corsi di cheese pairing. Queste esperienze non solo consentono ai turisti di assaporare formaggi di eccellenza, ma offrono anche un’opportunità educativa sulle tecniche di produzione e sulle tradizioni gastronomiche locali. I laboratori, in particolare, stanno diventando sempre più popolari, contribuendo a un coinvolgimento maggiore dei visitatori e rafforzando l’immagine dei formaggi italiani a livello internazionale.
