La lotta contro la brucellosi e la tubercolosi negli allevamenti italiani ha fatto un passo avanti significativo, come emerso durante un incontro tenutosi a Bruxelles il 12 gennaio 2025. In questa occasione, Sandra Gallina, direttore generale della Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione Europea, ha discusso con una delegazione del governo italiano i progressi compiuti nel contrastare queste malattie che affliggono pecore, capre, mucche e bufale.
Progressi nella provincia di Caserta
Nicola D’Alterio, commissario nazionale, ha evidenziato che nella provincia di Caserta la prevalenza della brucellosi è scesa dal 18% nel 2021 all’8% attuale, segnando un miglioramento costante. Anche in Sicilia si registrano sviluppi positivi, grazie a una collaborazione attiva con i Servizi Veterinari regionali. D’Alterio ha sottolineato l’importanza delle attività formative già avviate per i controllori ufficiali, mirate a migliorare le indagini epidemiologiche e a garantire una gestione più efficace della situazione.
Preoccupazioni sanitarie ed economiche
L’emergenza legata a queste zoonosi, in particolare nel Sud Italia, ha suscitato preoccupazioni per le conseguenze sanitarie ed economiche, in particolare per prodotti tipici del Made in Italy, come la mozzarella di bufala. Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, ha dichiarato che il governo ha presentato alla Commissione Europea le iniziative intraprese per affrontare questa problematica storica, sottolineando l’importanza di tutelare la salute umana e animale. La nomina di un Commissario straordinario e l’implementazione di programmi specifici sono stati accolti con favore dalle autorità europee, confermando l’efficacia delle scelte fatte.
Collaborazione con le associazioni di categoria
L’azione contro la brucellosi e la tubercolosi è anche una risposta alle richieste delle associazioni di categoria. Patrizio La Pietra, sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf), ha evidenziato la sinergia tra il Commissario straordinario e i servizi veterinari locali. Questo approccio sta permettendo di identificare i fattori di rischio, un passaggio fondamentale per interrompere la catena di trasmissione delle malattie e garantire la sicurezza degli allevamenti italiani.
L’impegno del governo italiano e la collaborazione con le istituzioni europee rappresentano un passo importante verso l’eradicazione di queste malattie, contribuendo a sostenere la salute pubblica e la qualità dei prodotti agroalimentari italiani.