L’ottava edizione della Tiramisù World Cup ha avuto luogo a Treviso, celebrando la tradizione culinaria italiana nel contesto dell’evento “Radici Italiane all’estero“. Con oltre 240 concorrenti provenienti da ogni angolo del mondo, la competizione ha rappresentato un’importante occasione per mettere in risalto la gastronomia italiana e il dolce simbolo nazionale, il tiramisù. L’evento ha visto la partecipazione di appassionati e professionisti, nel segno di un manifesto internazionale di valorizzazione delle radici italiane.
La sfida del tiramisù: categorie e regole
Le tradizionali ricette in gara
Durante questa tre giorni di passione per il dolce al cucchiaio più famoso, i partecipanti si sono sfidati su due fronti: la categoria della ricetta originale e quella della ricetta creativa. La ricetta originale segue rigide direttive, richiedendo l’uso di sei ingredienti ben definiti: uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao. Questa versione tradizionale ha radici profonde nella cultura gastronomica trevigiana ed è un omaggio alla sua storia.
Innovazione e creatività
D’altro canto, la categoria della ricetta creativa ha aperto le porte all’innovazione, consentendo l’aggiunta di fino a tre ingredienti supplementari. I concorrenti hanno avuto libertà di sostituire anche i biscotti savoiardi con altre varietà, dando spazio a combinazioni originali e sorprendenti. Questo approccio ha stimolato la fantasia dei partecipanti, i quali hanno presentato proposte uniche e audaci, ben oltre il confine del dolce tradizionale.
Il trionfo di Nadia Ceoldo e Isabella Bucciol
La ricetta originale premiata
Nadia Ceoldo, architetto di Salzano, ha conquistato il primo posto nella categoria della ricetta originale con una preparazione impeccabile che ha saputo rispettare i canoni tradizionali. A 45 anni, Nadia ha portato sul palco le sue competenze culinarie, riuscendo a trasmettere l’essenza del tiramisù attraverso una combinazione perfettamente equilibrata di sapori. La sua vittoria è stata accolta con entusiasmo, sottolineando la forza della tradizione gastronomica veneta.
L’innovazione di Isabella Bucciol
D’altro canto, Isabella Bucciol di Portogruaro ha trionfato nella categoria creativa con un tiramisù innovativo, che unisce polvere di liquirizia, marmellata di arance e croccante di arachidi. La sua ricetta ha dimostrato come la tradizione possa convivere con la modernità, creando un’esperienza gustativa sorprendente. A 44 anni, Isabella, impiegata e appassionata della cucina, ha saputo catturare l’attenzione dei giudici con una proposta audace e ben strutturata.
La crescita della Tiramisù World Cup
Un evento dal respiro internazionale
Quest’edizione della Tiramisù World Cup ha registrato un significativo aumento della partecipazione straniera, con oltre il 30% degli iscritti provenienti da diverse nazioni. Questo indica non solo l’interesse crescente per il dolce italiano, ma anche l’affermazione della manifestazione come punto di riferimento per la promozione delle tradizioni gastronomiche italiane nel mondo. L’organizzatore Francesco Redi ha commentato con soddisfazione il successo dell’evento, sottolineando l’importanza di mantenere viva la tradizione e il coinvolgimento di tutte le parti interessate.
Commemorazione di Roberto “Loli” Linguanotto
Una nota particolarmente commovente è stata la commemorazione di Roberto “Loli” Linguanotto, il padre del tiramisù di Treviso, recentemente scomparso. La sua eredità è stata celebrata nel corso della manifestazione, sottolineando il profondo legame tra il dolce e il territorio. La manifestazione si è conclusa con l’apertura delle iscrizioni per l’edizione del 2025, promettendo nuove emozioni e innovazioni per appassionati e professionisti del settore.
La Tiramisù World Cup continua a rappresentare un’importante vetrina internazionale per le delizie italiane, con un risalto sempre maggiore al patrimonio culinario delle diverse regioni italiane e all’importanza di mantenere vive le tradizioni gastronomiche nel panorama globale.