Un viaggio gastronomico tra le pagine del classico di Carlo Collodi, “Pinocchio”, prende vita in un ristorante del Lazio, dove il cibo si trasforma in una celebrazione delle avventure del famoso burattino. Max Cotilli e Sonia Tomaselli elaborano un menu che riflette temi profondi come la libertà, la gioia e le sfide di un percorso di crescita, invitando i commensali a riscoprire l’autenticità tanto in cucina quanto nella vita.
Il menu ispirato a Pinocchio: un percorso del gusto
Un viaggio tra avventure e metafore
L’idea alla base di questo menu è di creare un’esperienza sensoriale che accompagni i partecipanti lungo il racconto di Pinocchio, evidenziando le metafore nascoste e i messaggi morali del testo originale. Con un’attenzione particolare ai momenti chiave che segnano la vita del burattino, gli chef Max Cotilli e Sonia Tomaselli propongono piatti che richiamano alla mente gli incontri significativi di Pinocchio con la Fata Turchina, Geppetto e Mangiafuoco.
Ogni portata è pensata per evocare le emozioni della narrazione, dalla solitudine del burattino alla sua ricerca di libertà. Utilizzando ingredienti freschi e stagionali, il menu si propone di raccontare durch il palato le sontuose avventure di Pinocchio, offrendo un’esperienza unica ai clienti del ristorante. “Nella vita così come in cucina, è essenziale rimanere autentici, e conservare quel bambino che è in noi,” afferma Cotilli, sottolineando l’importanza di un approccio genuino e passionale, che non trascura mai il valore della condivisione.
Il legame tra cucina e letteratura
Questo menu non è solo un omaggio al capolavoro di Collodi, ma rappresenta anche una fusione tra cucina e letteratura. Gli chef mirano a dimostrare come il cibo possa essere un mezzo potente per narrare storie e trasmettere emozioni. Con l’intento di spingere i clienti a riflettere sulle esperienze di vita, alcuni piatti sono abbinati a citazioni e momenti specifici del romanzo. Un’opportunità per assaporare non solo sapori, ma anche le lezioni che il racconto di Pinocchio continua a offrire.
Una mostra dedicata all’illustratore Leo Mattioli
Omaggio a un grande illustratore
In occasione del lancio del menu, il 24 novembre il ristorante ospiterà una mostra gratuita dedicata a Leo Mattioli, un illustratore fiorentino che ha dedicato parte della sua carriera a illustrare “Pinocchio”. La mostra, realizzata in collaborazione con il figlio Giovanni Mattioli, presenterà 20 tavole originali create tra il 1953 e il 1954 e rappresenta un importante tributo all’arte e alla cultura italiana.
Mattioli, considerato uno dei più raffinati artisti del Novecento, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama dell’illustrazione grazie al suo stile distintivo, che ha affascinato generazioni di lettori. Durante l’evento, i visitatori potranno applaudire non solo il suo lavoro, ma anche apprezzare la fruizione dell’arte come parte integrante di un’esperienza culinaria. Le illustrazioni, che resteranno in esposizione fino alla primavera del 2025, offrono una dimensione visiva che completa e arricchisce il menu letterario.
L’esperienza di una narrazione immersiva
Oltre a proporre un’esperienza gastronomica immersiva, questa mostra rappresenta un tentativo di unire l’arte culinaria e quella visiva, creando un ambiente dove la cultura dialoga con il cibo. Attraverso la presentazione di opere d’arte che raccontano la storia di Pinocchio, i clienti possono assaporare ogni piatto con una nuova consapevolezza, percependo la profondità e il significato delle avventure narrate da Collodi.
Max Cotilli ha precedentemente esplorato altre fiabe famose, come “Alice nel Paese delle Meraviglie“, e il nuovo menu rappresenta un’ulteriore evoluzione del suo approccio creativo. La proposta di un menu tematico che si integra perfettamente con l’arte espande l’idea di ristorante come luogo di cultura e scoperta, rendendo ogni visita un’esperienza unica e memorabile.