Usigliano del Vescovo: una tenuta dai secolari legami con la viticoltura
Usigliano del Vescovo, situata nella suggestiva cornice delle colline della Valdera, vanta una storia che affonda le sue radici nel lontano 1078, anno in cui Matilde di Canossa assegnò la tenuta ai Vescovi di Lucca. Questo luogo incantevole è un vero e proprio scrigno di storia, cultura e viticoltura, dove si mescolano antichi riti precristiani e moderne tecniche di produzione agricola.
La storia millenaria di Usigliano del Vescovo
I primi vigneti e il legame con il sacro
La Tenuta di Usigliano del Vescovo, inizialmente dedicata a Giano, dio delle biforcazioni, vide i suoi primi vigneti piantati dal Vescovo di Lucca nel lontano 1083. Nonostante le vicissitudini legate a conflitti e guerre, la tradizione vitivinicola ha resistito con forza, incarnando la passione e la dedizione verso la terra.
Un nuovo inizio nel 2001: l’approccio sostenibile e biologico
Nel 2001, la tenuta ha visto un nuovo inizio con la nuova proprietà, che ha combinato l’amore per la natura con moderni metodi agricoli. Questa trasformazione ha portato all’adozione di prassi agricole sostenibili, culminate con la certificazione biologica ottenuta a partire dalla vendemmia 2020, confermando l’impegno verso la produzione di vini di alta qualità e rispetto ambientale.
Le peculiarità che contraddistinguono Usigliano del Vescovo
La superficie e le coltivazioni
Usigliano del Vescovo si estende su di una superficie di 160 ettari, di cui 23 dedicati ai vigneti e 15 agli uliveti. Qui si coltivano diverse varietà di uve e olivi, tra cui Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah, Petit Verdot, Chardonnay e Viognier, con una produzione annuale che supera le 120.000 bottiglie. La posizione geografica privilegiata a soli 35 chilometri dal mare dona ai vini un carattere unico grazie al clima mitigato dalle brezze marine, perfetto per una maturazione ottimale.
Il terroir e la produzione vinicola
Il terroir di Usigliano del Vescovo, caratterizzato da un suolo pliocenico ricco di fossili marini e sabbia che garantisce un drenaggio efficiente e un adeguato apporto idrico, conferisce ai vini un’eccellente mineralità apprezzata dagli intenditori.
Un’esperienza di gusto unica: il Barbaglione
Caratteristiche e processo di vinificazione
Il Barbaglione, illustre vino rosso Terre di Pisa DOC, rappresenta l’emblema della cantina di Usigliano del Vescovo. I vigneti, collocati ad un’altezza media di 250 metri sul livello del mare, sono vendemmiati manualmente per selezionare le uve migliori. Il processo di vinificazione avviene in modo attento, dalla fermentazione alcolica in acciaio e tini di rovere, alla maturazione in barrique e tonneau per circa dodici mesi.
Note di degustazione delle ultime annate
Le vendemmie degli ultimi anni, come il 2015 con un vino intenso e complesso, o il 2016 vibrante e sapido, mostrano la costante ricerca di qualità e l’impegno nell’aderire alle pratiche biologiche. La freschezza, la mineralità e la complessità nei profumi rendono i vini di Usigliano del Vescovo un’esperienza sensoriale unica e appagante.