Valorizzazione della cultura dell’olio: ritorna il Premio Filo della Torre

Il premio Ranieri Filo della Torre celebra l’olivicoltura, unendo scienza, arte e letteratura, e valorizza il talento dei giovani nel settore durante l’evento a Roma.

Valorizzare l’universo dell’olivicoltura attraverso un approccio che abbraccia la scienza, l’arte e la letteratura è l’obiettivo dell’ottava edizione del premio Ranieri Filo della Torre. Questo prestigioso riconoscimento, promosso dall’Associazione Pandolea, ha avuto luogo il 15 aprile 2025 presso la sede della Cia-Agricoltori Italiani a Roma. La presidente di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi, ha aperto l’evento sottolineando l’importanza di raccontare la coltura e la cultura dell’olio. Durante il suo intervento, Terenzi ha messo in evidenza il lavoro e l’impegno delle donne nel settore, invitando a coinvolgere le nuove generazioni, che rappresentano il futuro del Paese.

Il significato del premio

Il premio Ranieri Filo della Torre non solo celebra la memoria di un pioniere dell’olivicoltura italiana, ma promuove anche una sinergia tra la cultura e il mondo dell’olio. Palma Esposito, referente del settore olivicolo di Confagricoltura, ha condiviso l’importanza di questo riconoscimento, evidenziando come esso unisca diverse sfaccettature, dalla scienza all’arte e alla letteratura. La formazione dei giovani è un aspetto cruciale di questo progetto, che mira a garantire un futuro luminoso per il settore olivicolo.

Il premio si distingue per la sua capacità di attrarre l’attenzione su temi fondamentali legati all’olivicoltura, incoraggiando riflessioni e discussioni su pratiche sostenibili e innovazioni. La manifestazione si è rivelata un’importante piattaforma per il networking tra professionisti del settore e per la promozione della cultura dell’olio, un prodotto simbolo del patrimonio gastronomico italiano.

I vincitori del premio

L’evento ha visto la partecipazione di giovani talenti che si sono distinti nelle diverse categorie del premio. Tra i vincitori, Federica Falbo dell’Università della Calabria ha ottenuto il primo posto, seguita da Ludovica Morrieri e Kevin Cornali del Campus Bio-Medico di Roma, con Addolorata De Santis dell’Ateneo di Bari che ha condiviso il podio con Morrieri.

Nella sezione dedicata alla Poesia, il premio è andato a Tiziana Monari, Milena De Magistris e Donatella Menolli, con Vincenzo Mancino a completare il gruppo dei vincitori. Per quanto riguarda la Narrativa, i riconoscimenti sono stati assegnati a Luca Prati, Andrea Polini e Alessia Conflitti. Infine, la sezione dedicata alla poesia giapponese Haiku ha visto premiati Fiorenzo Fedrigo, Francesca Pecorella e Dennys Cambarau.

Questa edizione del premio si è rivelata un’importante occasione per celebrare il talento e l’impegno di coloro che si dedicano all’olivicoltura e alla cultura dell’olio, contribuendo a mantenere viva una tradizione che è parte integrante dell’identità italiana.