I rappresentanti degli Stati membri dell’Unione Europea si sono riuniti il 10 gennaio 2025 al Comitato speciale Agricoltura per discutere e adottare un importante mandato negoziale. Questo provvedimento si inserisce nella proposta della Commissione Europea, volta a migliorare la posizione degli agricoltori all’interno della filiera agroalimentare. L’obiettivo è quello di apportare modifiche al regolamento sull’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli (Ocm) nell’ambito della Politica Agricola Comune (Pac).
Flessibilità per i contratti scritti
Nel corso dell’incontro, i rappresentanti delle Capitali europee hanno richiesto una maggiore flessibilità riguardo all’obbligo di stipulare contratti scritti. In particolare, sono state avanzate proposte per deroghe specifiche che possano agevolare le piccole imprese e le consegne di valore limitato, fissato a 20mila euro. Questo approccio mira a semplificare le procedure per le realtà aziendali più piccole, che spesso si trovano a dover affrontare oneri burocratici eccessivi.
In aggiunta, è stata discussa la clausola di revisione dei contratti a lungo termine, la quale potrebbe essere attivata dopo un anno anziché sei mesi, come inizialmente previsto dalla Commissione Europea. Questa modifica è stata proposta per garantire una maggiore adattabilità alle specifiche esigenze degli Stati membri, permettendo così un approccio più personalizzato e meno gravoso per le aziende.
Mediazione e tempi di adeguamento
Un altro punto cruciale emerso durante la riunione riguarda i meccanismi di mediazione per la risoluzione delle controversie contrattuali. Gli Stati membri hanno sottolineato l’importanza di mantenere la mediazione come un processo volontario, contrariamente a quanto suggerito dalla Commissione, che prevedeva un approccio obbligatorio. Questa scelta mira a garantire un maggiore margine di libertà alle imprese, permettendo loro di gestire le dispute in modo più flessibile.
Per quanto concerne i tempi di adeguamento alle nuove normative, è stato proposto un periodo di transizione di due anni, superando così i 18 mesi inizialmente previsti. Questo allungamento del termine è stato ritenuto necessario per consentire alle aziende di adattarsi alle nuove regole senza affrettare i processi di implementazione.
Con l’approvazione del mandato, il Consiglio dell’Unione Europea si prepara a dare inizio ai negoziati, in attesa che il Parlamento Europeo definisca la propria posizione. Questo passaggio è cruciale per giungere a un accordo finale che possa stabilire le nuove regole per la filiera agroalimentare, garantendo così una posizione più forte per gli agricoltori europei.