La 57/a edizione di Vinitaly si è conclusa oggi, 11 aprile 2025, presso il centro fieristico di Veronafiere, registrando un’affluenza totale di 97.000 visitatori. Tra questi, il 33% proviene da mercati esteri, con oltre 32.000 buyer provenienti da più di 130 nazioni, segnando un incremento del 7% rispetto all’anno precedente.
Aumentano i buyer dai principali mercati di riferimento per il vino italiano: gli Stati Uniti e la Germania registrano un aumento del 5%, mentre il Regno Unito ha visto un incremento significativo del 30%. Tuttavia, si nota una contrazione del 20% dalla Cina. In ambito europeo, si segnalano risultati molto positivi da Francia (+30%), Belgio (+20%) e Olanda (+20%). Anche la Svizzera e il Giappone mostrano un aumento del 10%. Gli arrivi da Canada e Brasile restano stabili. Questo risultato acquista ulteriore importanza in un contesto complesso, caratterizzato dall’inasprimento dei dazi statunitensi e dalle tensioni geopolitiche.
Vinitaly and the city
Il fuorisalone Vinitaly and the City, dedicato agli appassionati di vino nel centro storico di Verona, ha superato i 50.000 biglietti di degustazione venduti, mantenendo la stessa cifra del 2024, nonostante si sia svolto in un giorno in meno.
Riconoscimenti e dichiarazioni
“Vinitaly 2025 si chiude con un’edizione di successo”, ha dichiarato Federico Bricolo, presidente di Veronafiere. Ha evidenziato come il settore vinicolo italiano abbia dimostrato unità e capacità di reazione, anche di fronte alle difficoltà iniziali legate all’introduzione dei dazi. La città di Verona si è confermata come capitale europea del vino, grazie alla presenza di due Commissari dell’Unione Europea, che hanno annunciato nuove iniziative a sostegno della filiera durante l’evento, insieme a ministri e rappresentanti istituzionali.
Prospettive future
Per rafforzare i legami con gli Stati Uniti, si prevede la seconda edizione di Vinitaly Usa, che si svolgerà a Chicago il 5 e 6 ottobre 2025, dopo il debutto dell’anno scorso. Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere, ha sottolineato l’importanza di questo appuntamento, sempre più internazionale e strategico, come asset fondamentale per il futuro del vino italiano e come piattaforma di dialogo tra oltre 4.000 aziende del settore.
Visite ufficiali e presenze istituzionali
Per la prima volta, i due commissari europei Christophe Hansen (Agricoltura e Sviluppo rurale) e Olivér Várhelyi (Salute) hanno visitato ufficialmente Vinitaly. Presenti anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, e rappresentanti del Ministero degli Affari esteri, della Cultura e dei Rapporti con il Parlamento, insieme all’Agenzia Ice, che ha collaborato per facilitare l’arrivo di operatori dall’estero.