Vino: a Roma si esplorano i bianchi del Lago di Garda con Lugana Doc

La manifestazione “Lugana Armonie Senza Tempo” a Roma celebra il vino Lugana Doc, con oltre 40 cantine e un focus sulla sostenibilità e la cultura del territorio.

Oggi, 2 dicembre 2025, Roma ospita un evento di grande rilevanza per gli amanti del vino: la manifestazione dedicata al Lugana Doc presso Palazzo Brancaccio, una storica dimora situata a pochi passi dalla basilica di Santa Maria Maggiore. L’evento, che si svolge nei suggestivi giardini monumentali della location, vede la partecipazione di oltre 40 cantine, pronte a presentare più di 100 etichette di questo pregiato vino. La degustazione si propone di offrire un viaggio sensoriale attraverso le diverse espressioni del Lugana, tra cui Spumante, d’Annata, Superiore, Riserva e Vendemmia Tardiva.

Un’esperienza immersiva

“Lugana Armonie Senza Tempo” non è solo un semplice evento di degustazione, ma un’opportunità per immergersi nella cultura e nelle tradizioni del territorio. Fabio Zenato, presidente del Consorzio Lugana, ha sottolineato l’importanza di portare il Lugana a Roma, evidenziando che questo rappresenta un modo per raccontare un territorio che ha fatto della qualità e della sostenibilità i suoi valori fondamentali. L’evento invita i partecipanti a scoprire non solo le bellezze del Lago di Garda, ma anche a vivere un’esperienza che valorizza il tempo, il piacere dell’incontro e la cultura del benessere. Il Lugana, quindi, diventa un simbolo di connessione tra luoghi, persone e storie.

La rinascita del Lugana Doc

L’area del Lugana Doc, situata tra Veneto e Lombardia, è riconosciuta come una delle mete enoturistiche più affascinanti d’Europa, attirando oltre 25 milioni di visitatori ogni anno. Il Consorzio Tutela Lugana Doc, che conta 214 associati e produce più di 28 milioni di bottiglie, rappresenta il fulcro di questa denominazione, istituita nel 1967 come la prima Doc della Lombardia e tra le prime in Italia. Nel 2023, la produzione di Lugana ha superato i 207.000 ettolitri, evidenziando una crescita significativa non solo in termini quantitativi, ma anche qualitativi. Il prezzo medio del vino sfuso è aumentato del 30% rispetto al 2022, e il mercato delle esportazioni si è ampliato a oltre 65 paesi, confermando il Lugana come ambasciatore del vino italiano nel mondo.

Impegno verso la sostenibilità

Un aspetto chiave della crescita del Lugana è l’impegno verso pratiche sostenibili. Attualmente, il 60% delle superfici vitate è certificato SQNPI o è in transizione verso la coltivazione biologica, un chiaro segnale della volontà di adottare metodi di produzione responsabili. Questo impegno non solo migliora la qualità del vino, ma contribuisce anche alla salvaguardia dell’ambiente e alla valorizzazione del territorio. Con riconoscimenti internazionali e una crescente reputazione, il Lugana si afferma come una delle destinazioni vinicole più promettenti d’Europa, pronta a conquistare il palato di un pubblico sempre più vasto e consapevole.