Nel panorama vitivinicolo italiano, si evidenzia un crescente interesse da parte dei consumatori verso le bollicine e i vini pronti da bere. Questo trend è emerso con chiarezza nel 2025, come riportato nell’Annual Report 2025 di Valoritalia, presentato a Roma. L’azienda, specializzata nella certificazione vitivinicola e attiva in 37 sedi in tutta Italia, ha certificato 219 denominazioni d’origine, che rappresentano il 56% della produzione nazionale di vini di qualità, per un valore che supera i 9 miliardi di euro. Questa settima edizione del report ha analizzato l’andamento del settore vitivinicolo nel 2024, evidenziando la solidità del mercato del vino italiano, nonostante un contesto internazionale incerto.
Andamento delle categorie di vino nel 2024
L’analisi condotta da Valoritalia ha messo in luce le dinamiche tra le diverse categorie di prodotto. Le denominazioni a prevalenza di vino rosso hanno registrato una contrazione del 6,8%, mentre gli spumanti hanno visto un incremento del 5%. Le Docg, per il terzo anno consecutivo, hanno subito una perdita del 2,3%, mentre le Igt hanno visto un calo del 6,3%, dopo un incremento significativo del 16,5% nel 2023. Le Doc, che rappresentano il 58% del valore del vino certificato nel 2024, pari a 5,35 miliardi di euro, hanno registrato un aumento del 2,7%. Questi dati delineano un quadro complesso, in cui le diverse categorie di vino mostrano performance differenti, riflettendo le preferenze del mercato e le sfide economiche.
Prospettive per il 2025 e strategie di mercato
Il report ha anche analizzato i primi mesi del 2025, segnalando un calo del 3,3% negli imbottigliamenti. Questo decremento è attribuito all’incertezza legata ai dazi imposti dagli Stati Uniti, che ha portato a una maggiore cautela da parte degli operatori americani. Inoltre, uno studio condotto da Nomisma Wine Monitor, focalizzato sulle relazioni tra Italia e Canada, ha rivelato che il 47% delle aziende italiane esportatrici negli Stati Uniti ha già implementato strategie per diversificare i mercati al di fuori dell’Unione Europea, individuando come potenziali mercati promettenti il Canada, il Regno Unito e il Giappone. È stato riscontrato che il vino italiano è la prima scelta per i consumatori canadesi.
Commenti e analisi del mercato
Giuseppe Liberatore, direttore generale di Valoritalia, ha commentato che, nonostante il contesto internazionale complesso, il 2024 si è rivelato un anno di consolidamento per il settore vitivinicolo. Con 2,019 miliardi di bottiglie immesse sul mercato, si è registrato un lieve calo rispetto al 2023 (0,46%), ma un incremento dell’1,4% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Questi dati indicano una resilienza del mercato, capace di adattarsi e rispondere alle sfide globali, mantenendo una posizione di rilievo nel settore vitivinicolo internazionale.