Il Lambrusco Doc ha raggiunto una nuova vetta, letteralmente. Il 21 giugno 2025, in occasione del solstizio d’estate, il Consorzio Tutela Lambrusco e l’Enoteca Regionale Emilia-Romagna hanno celebrato questo vino emblematico in cima al Monte Bianco, precisamente a Punta Helbronner, a un’altezza di 3466 metri. Durante l’evento, i sommelier dell’Ais hanno guidato un brindisi in alta quota, che ha visto anche l’apertura di una forma di Parmigiano Reggiano. La serata è proseguita con una cena esclusiva al ristorante Alpino, situato oltre i 2000 metri, dove gli chef stellati Heinz Beck e Paolo Griffa hanno deliziato i partecipanti con un menù che ha messo in risalto i prodotti tipici della Valle d’Aosta, tra cui la Fontina Dop e i vini locali.
Il contesto del Lambrusco
Alessandro Medici, produttore di Lambrusco Doc, ha condiviso alcune riflessioni sul momento attuale del vino italiano. Secondo Medici, il settore sta affrontando sfide significative, dovute a tre fattori principali. Il primo è di natura economica: diversi mercati stanno vivendo una crisi, il che ha influenzato i prezzi, aumentati notevolmente negli ultimi anni. Il secondo fattore è rappresentato dai trend salutistici, che spingono sempre più consumatori a rivedere le proprie abitudini alimentari. Infine, la percezione del vino ha subito un cambiamento, non essendo più considerato “cool” come in passato.
Nonostante queste difficoltà, il Lambrusco Doc ha delle carte vincenti da giocare. Medici sottolinea che, in mercati chiave come gli Stati Uniti, il vino ha sofferto meno rispetto ad altri, grazie a un posizionamento strategico. La sua elevata acidità contribuisce a una freschezza e bevibilità che lo rendono particolarmente apprezzato. Inoltre, il Lambrusco è definito come il vino pop per eccellenza, con la necessità di avvicinarsi alle nuove generazioni attraverso la mixology e i cocktail d’autore. Medici evidenzia anche l’importanza di legarsi alla Food Valley, il territorio d’origine del Lambrusco.
Versatilità e abbinamenti del Lambrusco
Cecilia Lombardini, un’altra produttrice di Lambrusco, ha ribadito la versatilità di questo vino, sottolineando la sua capacità di abbinarsi a piatti di diverse tradizioni culinarie. Nonostante il nome comune, il Lambrusco presenta una varietà di colori, caratteristiche e tipologie, il che lo rende adatto a una vasta gamma di piatti internazionali, dalla cucina orientale a quella sudamericana. Lombardini crede che questa versatilità sia una delle chiavi del successo del Lambrusco, che unisce la struttura tipica di un vino rosso all’effervescenza.
La produttrice ha dichiarato l’impegno nel promuovere il Lambrusco e nel migliorarsi costantemente, giorno dopo giorno, per garantire che questo vino continui a mantenere la sua rilevanza e attrattiva nel panorama enologico contemporaneo.