Xylella a Minervino Murge: l’Osservatorio segnala 8.000 campioni negativi

Analizzati oltre 8.000 campioni a Minervino Murge, risultati negativi per il batterio Xylella. Autorità regionali evidenziano l’importanza del monitoraggio e della pulizia dei terreni.

Sono stati analizzati oltre 8.000 campioni a Minervino Murge, in provincia di Barletta-Andria-Trani, con esito negativo per la presenza del batterio della Xylella. Questo risultato è stato comunicato da Salvatore Infantino, dirigente dell’Osservatorio fitosanitario regionale, nel corso della quarta Commissione del Consiglio regionale della Puglia, tenutasi oggi. L’audizione è stata richiesta dalla consigliera regionale Grazia Di Bari, del Movimento 5 Stelle.

Le sottospecie di xylella

Infantino ha illustrato che nel territorio pugliese esistono tre sottospecie di Xylella: la pauca, che ha causato gravi danni nel Salento, la fastidiosa, rinvenuta a Triggiano, e la multiplex, scoperta a Santeramo. L’ulivo infetto, rinvenuto ad aprile, è stato abbattuto, insieme a tutte le piante entro un raggio di 50 metri, in conformità con le normative europee. Nonostante il ritrovamento di questa pianta malata rimanga inspiegabile, le autorità continueranno a monitorare attentamente l’area.

Importanza del monitoraggio

L’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, ha sottolineato l’importanza dell’attività di monitoraggio, evidenziando che la scoperta dell’unica pianta infetta a Minervino dimostra l’efficacia delle operazioni di sorveglianza. Pentassuglia ha messo in evidenza la necessità di una pulizia dei terreni, sia da parte dei cittadini privati che delle istituzioni. Grazia Di Bari ha espresso soddisfazione per le notizie ricevute, ringraziando il dirigente dell’Osservatorio per il lavoro svolto. Ha inoltre manifestato l’intenzione di dichiarare la zona indenne dal batterio, come già avvenuto lo scorso anno per Canosa.

Vigilanza e impegno collettivo

La situazione attuale richiede una vigilanza costante e un impegno collettivo per prevenire la diffusione di questo patogeno, che rappresenta una minaccia significativa per l’agricoltura pugliese.