Yurt: intervista con il creatore della vodka kazaka apprezzata dai bartender

La vodka Yurt: un progetto di Christoph Scholz che unisce cultura kazaka e mixology, lanciato in Italia per offrire un’esperienza di qualità e condivisione.

Bar, mixology e cocktail – A volte un incontro può cambiare il corso della vita. Questo è ciò che è accaduto a Christoph Scholz, un economista di 32 anni con una spiccata vocazione internazionale, quando ha scoperto la cultura del Kazakistan e, in particolare, la sua vodka. Da questa esperienza è scaturita l’idea di realizzare un progetto concreto, incentrato sulla qualità, sul design e sulla condivisione di momenti speciali. Nasce così Yurt, una vodka premium dal cuore centroasiatico e una vocazione cosmopolita, che si sta facendo conoscere in Italia nei migliori locali e festival di mixology. Abbiamo avuto l’opportunità di assaggiarla durante la Florence Cocktail Week.

La genesi di Yurt

Tutto ha avuto inizio in Kazakistan, dove la vodka viene consumata con la stessa naturalezza con cui noi italiani beviamo il vino: liscia e in piccoli shot, accompagnando i pasti. Christoph ha scoperto una qualità sorprendente, caratterizzata dalla purezza dell’acqua e del grano. Da qui è scaturita l’idea di creare un prodotto che raccontasse questa cultura, mantenendo un respiro contemporaneo.

Le caratteristiche distintive della vodka Yurt

La vodka Yurt si distingue per la sua straordinaria morbidezza. Questo risultato è frutto di una selezione accurata delle materie prime, tra cui acqua purissima e grano proveniente dal nord del Kazakistan, e di un processo di filtrazione meticoloso. Non si tratta solo di un numero di distillazioni, ma di un sistema che prevede sette livelli di filtrazione, utilizzando materiali come carbone di betulla, sabbia di quarzo e argento. La vodka si presenta così pulita ed elegante, senza graffi sul palato, simile a una stretta di mano calorosa e sicura. È apprezzata anche nella mixology.

Modalità di degustazione consigliate

Secondo Christoph, il modo migliore per apprezzare la vodka Yurt è berla liscia, per coglierne appieno la qualità. Tuttavia, si presta anche bene a diverse miscelazioni, come il Cocktail Martini, il Vodka Tonic o, ancor meglio, il Vodka Soda, dove la purezza del distillato gioca un ruolo fondamentale.

Il significato del nome “Yurt”

Il termine “yurta” si riferisce alla tradizionale tenda dei popoli nomadi dell’Asia centrale, simbolo di accoglienza e incontro. L’intento di Christoph è quello di facilitare momenti autentici di condivisione tra le persone. La yurta rappresenta non solo un omaggio alla cultura centroasiatica, ma anche una metafora moderna che riflette un mondo sempre più nomade. Oggi, non siamo definiti più dai luoghi, ma dalle persone con cui scegliamo di condividere esperienze. La yurta diventa così un simbolo di ospitalità.

Il design della bottiglia

La bottiglia di Yurt è stata progettata da un designer portoghese specializzato nel packaging per il beverage. Christoph ha fornito l’input iniziale, desiderando che il design richiamasse le linee architettoniche della yurta. Il risultato è una bottiglia elegante, caratterizzata da trasparenze e incisioni, con un simbolo che rappresenta il “Shanyrak”, la parte centrale della yurta, emblema di incontro e unità nella cultura kazaka.

Produzione e collaborazioni

La vodka Yurt è prodotta in Kazakistan, in collaborazione con una delle principali distillerie locali, scelta per la sua accessibilità a sorgenti d’acqua di alta qualità. Il team di Christoph è composto da cinque persone principali, supportate da diversi collaboratori esterni per marketing, pubbliche relazioni ed eventi. Questo approccio snello e multidisciplinare riflette la filosofia del progetto stesso.

Strategia di mercato in Italia

Yurt ha lanciato la sua prima produzione a fine 2023 e ha iniziato l’attività commerciale sul mercato italiano ed europeo a gennaio 2024. Attualmente, la distribuzione è diretta e l’obiettivo è quello di inserirsi in locali di alta qualità. Il target è rappresentato da un pubblico attento alla qualità, in cerca di prodotti premium e di storie significative da raccontare.

Partecipazione alla Florence Cocktail Week

La scelta di partecipare alla Florence Cocktail Week è stata strategica per far conoscere Yurt in un contesto di interazione diretta con bartender e locali. Christoph ha organizzato diversi guest shift, collaborando con bartender kazaki, grazie al supporto di Paola Mencarelli, organizzatrice dell’evento, e Arina Nikolskaya, fondatrice del progetto SHIFT. Questi eventi hanno permesso di creare contenuti di qualità e di raccogliere feedback utili sulla percezione della vodka nella mixology.

La yurta e il suo utilizzo

Yurt ha anche una yurta reale, realizzata da artigiani kazaki. Anche se non è completamente chiusa, è progettata per permettere installazioni mobili durante eventi. L’idea è di utilizzarla come spazio esperienziale, integrando anche abbinamenti gastronomici. Tuttavia, l’intento è di non limitarsi alla cultura kazaka, ma di abbracciare l’intera area centroasiatica e chiunque ami scoprire.

Il ruolo dei social media

I social media rivestono un’importanza fondamentale per Yurt, contribuendo a costruire il brand e a diffondere la cultura del prodotto. Christoph sta collaborando con professionisti del settore per creare contenuti coinvolgenti, cocktail e ricette. L’obiettivo è sviluppare un racconto coerente e attrattivo, investendo non solo in pubblicità, ma in contenuti di qualità.

Progetti futuri

A maggio 2025, Yurt sarà presente al Roma Bar Show con un proprio stand. Sono in programma nuovi eventi e una strategia più ampia che coinvolgerà anche il mondo della musica, dei DJ e del design, con l’intento di far scoprire Yurt a chi cerca qualcosa di nuovo e autentico, capace di unire culture e storie.