Zannier presenta in Friuli Venezia Giulia il primo agrivoltaico sostenibile integrato con l’ambiente

Inaugurato in Friuli Venezia Giulia il primo impianto di agrivoltaico avanzato, un progetto innovativo che integra agricoltura ed energia sostenibile, con monitoraggio tramite intelligenza artificiale.

L’inaugurazione del primo impianto di agrivoltaico avanzato in Friuli Venezia Giulia ha segnato un passo significativo verso l’integrazione sostenibile tra agricoltura ed energia. L’evento si è svolto il 15 gennaio 2025, presso l’azienda agricola Weldan, di proprietà di Walter Bagnarol, dove l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, ha presentato il progetto. Questo impianto rappresenta una visione innovativa, differente dalla tradizionale produzione di energia elettrica tramite impianti fotovoltaici a terra, i quali presentano problematiche legate all’impatto paesaggistico e ambientale.

Un impianto innovativo

L’impianto di agrivoltaico avanzato, frutto della collaborazione tra l’Agenzia per l’energia del Friuli Venezia Giulia (Ape Fvg) e l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (Ersa), è stato realizzato nell’ambito del Sissar, un sistema dedicato all’innovazione in agricoltura. Con il supporto di Università di Udine, Akren e Cet Electronics, questo progetto si distingue per la sua capacità di valorizzare le risorse agricole, senza compromettere l’uso del suolo.

L’area coperta dall’impianto è di circa 600 metri quadrati, suddivisi tra seminativi e vigneti, con pannelli solari montati su strutture sopraelevate. Questa configurazione permette di continuare le attività agricole sottostanti, garantendo un utilizzo duale del suolo. A differenza dei tradizionali impianti fotovoltaici, l’agrivoltaico di Palazzolo si propone come una soluzione che integra le esigenze energetiche con quelle agricole, contribuendo così alla sostenibilità economica delle aziende agricole.

Monitoraggio e intelligenza artificiale

Un aspetto distintivo dell’impianto è il sistema di monitoraggio delle coltivazioni, unico in Europa. Sono stati installati sensori sotto i pannelli e in campo aperto, capaci di valutare l’impatto delle strutture sulle colture. Questi dispositivi misurano diversi parametri, tra cui le “foglie elettroniche” e utilizzano tecnologie avanzate come camere 3D e Intelligenza Artificiale per fornire dati in tempo reale. Queste informazioni sono fondamentali per monitorare l’andamento della crescita, il microclima e la salute delle viti, consentendo agli agricoltori di prendere decisioni informate per ottimizzare la produzione.

L’implementazione di questa tecnologia non solo migliora la produzione agricola, ma offre anche un’integrazione al reddito delle imprese agricole, rendendo il modello di agrivoltaico un’opzione sostenibile e vantaggiosa. La combinazione di innovazione tecnologica e agricoltura tradizionale rappresenta una nuova frontiera nella gestione delle risorse, contribuendo a un futuro più verde e sostenibile per l’agricoltura in Friuli Venezia Giulia.