Le eccellenze femminili nel mondo dell’ avicoltura italiana

di FornellidItalia

Le eccellenze femminili nel mondo dell’ avicoltura italiana

Le eccellenze femminili nel mondo dell’avicoltura italiana

Avicoltura: una passione in rosa tramandata da generazioni

Le imprenditrici agricole sono una realtà vera e concreta del nostro Paese che ha radici ben salde da tempo ma si sta affermando sempre di più negli ultimi anni, complice una rinnovata consapevolezza e presa di coscienza del valore femminile anche nel settore primario, nell’immaginario collettivo spesso appannaggio dei soli uomini. Non solo angelo del focolaio, ma imprenditrici tenaci e determinate, orgoglio della filiera avicola italiana. Donne in gamba che riescono a coniugare lavoro e famiglia senza rinunce, con un invidiabile work-life balance. Un lavoro fatto di quotidianità, dedizione, responsabilità, attenzione al benessere animale, innovazione tecnologica, sostenibilità e sguardo rivolto al futuro. Un settore al 100% Made in Italy, totalmente autosufficiente, che conta circa 18.000 allevamenti e 38.500 addetti. Una carrellata di belle storie e racconti che restituiscono tutto il valore della presenza femminile in un comparto decisivo dell’agroalimentare del nostro Paese.

Da nord a sud: storie di brave imprenditrici

Partendo dal nord, più precisamente dal Piemonte, un felice esempio di imprenditoria al femminile con Luisa Audiso, classe 1983, che ha iniziato ad allevare polli nel 2014, alle pendici del Monviso, la montagna più alta delle Alpi Cozie. Un’attività imprenditoriale che punta all’innovazione e alla valorizzazione del territorio grazie anche ad un contesto di natura incontaminata, fatto di preziosa aria pura di montagna e acqua pura di fonte.

Tiziana Felizia, classe 1972, dirige un altro fiore all’occhiello di azienda in rosa in Piemonte, precisamente a Cumiana in provincia di Torino, con il suo allevamento di polli iniziato ben 60 anni fa per mano del papà Giovanni. Nonostante le sventure del maggio 2017, quando buona parte dell’allevamento è stata distrutta da un incendio, Tiziana non si è arresa, resistendo con determinazione e riuscendo in appena nove mesi a riparare i danni subiti. Non solo, dalla ricostruzione ha creato un plus, creando una nuova struttura, persino migliore della precedente, un’eccellenza di innovazione e biosostenibilità nel mondo dell’avicoltura italiana.

Un bell’esempio anche in Veneto, a Ospedaletto Euganeo, nella provincia di Padova, dove la maternità è coincisa con la scoperta della passione per l’avicoltura. È la storia di Lorella Scotton, con il suo allevamento di ultima generazione, con aria controllata e sistemi di raffreddamento. Un ambiente in cui crescono i polli sempre ottimale, con la lettiera in ordine e un ricambio d’aria costante, oltre ad altissimi livelli di biosicurezza all’interno dell’allevamento.

Scendendo un poco fino alle Marche, ad Apiro nella provincia di Macerata, troviamo Sonia Albanesi: 35 anni, laureata in Giurisprudenza, ha abbandonato leggi e normative per dedicarsi all’avicoltura e realizzarsi nell’azienda di famiglia che opera nel settore. La passione per gli animali e l’attenzione costante al loro benessere non sono mai mancati, ma l’apporto dell’innovazione tecnologica, il controllo costante degli ambienti dei capannoni ha reso il lavoro ancora più gratificante. Sonia è entusiasta di come le nuove tecnologie stiano contribuendo a migliorare ulteriormente le condizioni e le prestazioni degli allevamenti e condivide la sua esperienza per dimostrare una cosa importante: gli animali allevati in stalla, quando gestiti come si deve, sono in ottima salute e offrono prodotti di alta qualità. Nel caso del pollo, prodotti particolarmente amati dai bambini, le migliori testimonial sono proprio le figlie di Sonia.

Esempi di eccellenze femminili in avicoltura anche al sud, in Puglia, a Pietramontecorvino, in provincia di Foggia, dove una giovane donna classe 1984 dal nome di Amalia Mascia dal 2008 si dedica al suo allevamento avicolo: ben 16 ettari, circondati da oltre 1.200 piante: la sua azienda punta alla sostenibilità ambientale e ha adottato sin dalla fondazione un codice etico, che consiste nel piantare un determinato numero di fusti per ogni costruzione realizzata.



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