La paternità del limoncello non poteva che essere contesa tra Capri e la costiera sorrentina e amalfitana, dove i limoni sono tra i migliori del mondo. Questo liquore si ottiene dalla macerazione delle bucce di limone (solo la parte gialla) nell’alcol etilico miscelata successivamente in acqua e zucchero. Il colore dopo un lungo periodo di maturazione non può che essere giallo. Viene servito come aperitivo o come digestivo necessariamente in bicchieri ghiacciati.
Ingredienti
Lt 1 alcool a 90°
Nr 8 limoni grossi
Gr 720 di zucchero
Lt 1 acqua
Preparazione
Lava i limoni accuratamente con una spazzola, in modo che nelle insenature il terriccio e la polvere vengono rimossi. Taglia solo la parte gialla del limone poiché quella bianca in infusione nell’alcol potrebbe rendere il liquore amaro.
In un barattolo a chiusura ermetica, versaci dentro 9 decilitri di alcol e le bucce di limone tagliate finemente, chiudilo e lascialo marinare per 2 settimane in un ambiente buio. Potresti anche avvolgerlo in carta stagnola qualora l’ambiente buio non fosse possibile.
Trascorso il tempo della macerazione le bucce dell’agrume avranno svolto il loro compito, vedi che il liquore avrà assunto un colore giallo e le bucce avranno perso il colore giallo carico diventando bianche.
Ora devi fare lo sciroppo mettendo sul fuoco l’acqua e lo zucchero aspettando che questo si sciolga, ma non è necessario che tu lo faccia bollire.
Quando lo sciroppo sarà freddo versaci pure l’alcol che avrai setacciato privandole delle bucce e il restante alcol che hai tenuto da parte. Questa operazione la devi fare necessariamente a sciroppo freddo, se fosse caldo l’alcol evaporerebbe e il risultato potrebbe essere compromesso.
Versa in una bottiglia e copri per altri 15 giorni con carta stagnola o in un luogo buio, ogni tanto scuoti la bottiglia per farlo ben insaporire. Il limoncello ormai è pronto e il suo colore dovrebbe essere cristallino.
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Ciro Salatiello è nato a Calvizzano, un paesino a Nord di Napoli, ha frequentato l’istituto alberghiero di Formia. Le sue esperienze migliori si riassumono nella pubblicazione di tre libri: “In cucina con Ciro Salatiello”, scritto in collaborazione con i medici sociali del Calcio Napoli, “Gli ingredienti di una vita”, la scoperta della storia che si cela dietro antiche ricette e documenti storici inediti, e “La cucina napoletana”, in cui dedica un capitolo al suo prodotto, il Kepurp, alternativa italiana al Kebab. Ha partecipato a programmi televisivi nazionali e ad una rubrica gastronomica radiofonica, “Le ricette dei Campioni”.