Da Masterchef al Delivery Gourmet
Delivery Valley – The Italian Kitchen Reloaded è una nuova startup, nata post pandemia, capitanata da Maurizio Risazza Prin (noto su istangram come maurizio chissenefood), Alida Gotta e Paolo Colapietro, più un altro gruppo di soci. Il manifesto dell’iniziativa, che potete visionare integralmente sul loro sito web, recita:
“Cuciniamo cibo di qualità senza passare per il ristorante, in cucine laboratorio, finalizzate alla creazione di ricette uniche concepite per essere trasportate su due ruote, collaborando con i principali player del mondo del delivery. Incubiamo i migliori brand sul mercato. E le nostre non sono solo cucine ma delle vere e proprie kitchen’s media.”
Un grande e autentico progetto italiano di Dark Kitchen, il primo a partire così alla grande, con tante energie positive e per cui ci auguriamo grande successo. Ma forse, certo non ai più attenti, sarà sfuggito un piccolo dettaglio. Oltre a essere star sui social e compagni nella vita, Alida e Maurizio furono concorrenti, in due edizioni differenti, di Masterchef Italia. Alida partecipò alla quinta edizione e Maurizio alla seconda: entrambi, casualità delle casualità, arrivano secondi ma mostrano grande talento e originalità tant’è che nei rispettivi periodi di pertinenza erano accreditati entrambi come sicuri vincitori.
Il tempo darà certamente ragione del loro talento, espresso per il momento molto sui social e durante gli show cooking e, finalmente, oggi anche attraverso un progetto concreto, dirompente, innovativo e quanto mai attuale.
La partenza – con il botto, del resto – è con tre format totalmente centrati: Giga Burger, hamburgeria gourmet, GiraGira Arrosto, che ruota attorno alla griglia-arrosto e dintorni, con al centro una polleria di qualità, e Lievito mother fucker, per lievitati e dintorni. Ma il progetto Dark Kitchen e delivery è solo l’inizio di un più ambizioso incubatore di nuove idee in ambito ristorazione, dall’emblematico nome Delivery Valley, appunto.
Noi abbiamo provato i primi due della lista e siamo rimasti molto sorpresi dalla qualità espressa, dall’ottimo servizio e dall’attenzione ai dettagli. GigaBurger offre sei tipologie di burger, con una infinità di aggiunte possibili e salse davvero intriganti. Le patatine fritte, confezionate mirabilmente da loro, e il nostro cheese burger si è rivelato goloso, persistente, amercan style – decisamente pieno e ricco – ma anche orrendamente buono. Pane fatto da loro, e si sente. Forse un unico lieve difetto è l’eccesso di grasso dell’hamburger, che si percepisce tutto in degustazione.
Così come il pollo, di grande qualità (pollo allevati a terra e dalle carni tenaci) resi suadenti e morbidi da una doppia cottura sottovuoto prima e finitura in grill. In accompagnamento una golosissima baked potate con salsa bagnet vert, in omaggio alle origini piemontesi di Alida, e una strepitosa salamella del salumificio Gamba, davvero notevole.
Non ci resta a questo punto che provare i lievitati, ma il primo passaggio ha dato degli ottimi riscontri.
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