Fornelli d'Italia

Bottiglie di vino… sott’acqua: il lago di Nemi diventa una dispensa subacquea con il progetto “Caligola”

di redazione Fornelli d'Italia

Nella sala stampa della Camera dei Deputati si è svolta la presentazione del “Progetto Caligola – La dispensa subacquea”. All’evento erano presenti l’On. Andrea Volpi, Sindaco di Lanuvio, il Senatore Marco Silvestroni, che rappresentava gli altri tre comuni coinvolti nel progetto (Barbara Calandrelli, vicesindaco di Ariccia, Alberto Bertucci, Sindaco di Nemi, Carlo Zoccolotti, Sindaco di Genzano di Roma) e Josè Amici, responsabile del progetto.

Il progetto, concepito da Josè Amici, prevede l’immersione di vari prodotti enogastronomici nelle acque del Lago di Nemi per favorirne la conservazione. L’obiettivo principale è valorizzare i diversi bacini idrici come autentiche “celle frigorifere naturali”, senza impatti significativi sull’ambiente, e promuovere l’identità dei prodotti tipici dei Castelli Romani. L’appuntamento è quindi per il 15 Dicembre alle ore 11 al Lago di Nemi per l’immersione dei prodotti tipici di: Genzano di Roma (Birra prodotta da derivati del pane, miele e salsa balsamica); Ariccia (Guanciale, bresaola, formaggio primo sale e vino rosso); Nemi (marmellata di fragoline, fragolino alcolico e pesce essiccato) e Lanuvio (olio).

“Come sindaco di Lanuvio ho accettato subito la proposta di partecipare all’esperimento con il nostro olio, – ha commentato Andrea Volpi, sindaco di Lanuvio – una delle eccellenze lanuvine. Come rappresentante del territorio dei Castelli Romani in Parlamento ho, con altrettanta sollecitudine, proposto di presentare il progetto qui alla Camera. perché credo che sia un progetto innovativo, visionario e assolutamente esportabile, che parla un linguaggio sostenibile e che merita di essere messo a sistema con quante più possibili realtà economiche, istituzionali e sociali non solo del nostro territorio. Questa è solo la prima delle iniziative che coinvolgeranno i nostri comuni: stiamo lavorando in sinergia, su vari fronti, per farci trovare pronti ad accogliere, ospitare e gestire i flussi turistici previsti per il Giubileo 2025”.

“La realtà dei Castelli Romani è ricca di eccellenze enogastronomiche, – ha sottolineato Alberto Bertucci, sindaco di Nemi –ma ogni comune ha in sé un tesoro ricco di peculiarità e sfaccettature. Con questo progetto di fatto non scopriamo nulla di nuovo ma andiamo solo a valorizzare ciò che la natura ha donato al nostro territorio. Per veicolare all’esterno i nostri prodotti tipici abbiamo scelto di legarli ad un’altra eccellenza tipica del nostro territorio, quella cioè dei fondali del Lago di Nemi, dove, nel corso di un’impresa archeologica condotta dal 1928 al 1932, vennero rinvenuti dei relitti di navi romane attribuite all’Imperatore Caligola. I nostri territori quindi vogliono promuoversi attraverso tutto ciò che è rappresentativo non solo dei Castelli Romani ma più in generale della nostra Italia: il cibo, la storia e l’archeologia”.

Carlo Zoccolotti, sindaco di Genzano di Roma aggiunge: “Uno degli aspetti più interessanti del progetto è senza dubbio quello della sostenibilità: il lago di Nemi rappresenta una sorta di isola felice rispetto alla situazione ambientale a cui ci stiamo abituando e questa iniziativa si sposa bene con i luoghi anche in relazione al silenzio e al rispetto di questo luogo che rimane estremamente affascinante. Con questo progetto la storia e le eccellenze enogastronomiche si sposano perfettamente con un aspetto esperienziale ed emozionale per abituare non solo i turisti, ma anche i cittadini soprattutto i più piccoli a conoscere e percepire i nostri territori in modo diverso e più profondo”.

“L’intuizione di Josè Amici ha trovato sponda nei nostri comuni vicini, – ha dichiarato Barbara Calandrelli, vicesindaco di Ariccia – simili in tanti aspetti, con una storia e un territorio comune ma anche con peculiarità che li rendono ben distinti e perfetti per un progetto sinergico di questo tipo. Il valore aggiunto del Progetto Caligola è senza dubbio l’innovazione: è facile per un imprenditore o per un’amministrazione restare nella propria zona di confort, quello che invece dobbiamo fare per uno sviluppo economico, sociale e turistico dell’area dei Castelli Romani, è andare oltre e cercare di proporre qualcosa in più, qualcosa di nuovo, che possa essere attrattivo senza però snaturare la nostra identità”.

“Questo esperimento porta con sé già un primo risultato che è quello di essere riusciti a coinvolgere e far collaborare ben 4 amministrazioni, di differente colore politico, che hanno superato gli steccati ideologici e campanilistici per cercare di sviluppare una rete socio-economica sempre più funzionale. Per chi non è dei nostri territori può sembrare una cosa scontata, ma mettere insieme comuni e sindaci che dialogano per portare avanti un progetto comune che avrà indubbiamente una ricaduta sull’intera area non è semplice”, queste le parole del Senatore Marco Silvestroni.

“Nel 2020, insieme con il sindaco di Nemi, abbiamo pensato di immergere nel Lago, ad una profondità di 15mt, alcune bottiglie di vino, – spiega Josè Amici – di lasciarle sott’acqua per due anni e, una volta riemerse, di analizzare la qualità e il mantenimento del prodotto. A seguito di questo esperimento, assolutamente riuscito, si è pensato di coinvolgere altri produttori dei comuni qui rappresentati e chiedere loro di partecipare all’immersione del prossimo 15 dicembre inserendo, all’interno di contenitori stagni a forma di anfore antiche, realizzare a mano da un artigiano locale, alcuni dei loro prodotti più rappresentativi. Voglio ringraziare le amministrazioni comunali di Lanuvio, Ariccia, Nemo e Genzano di Roma per il sostegno, il parco Castelli Romani per il patrocinio e i ricercatori della facoltà di scienze e tecnologie agrarie che effettueranno le analisi dei prodotti prima e dopo l’immersione”.

Il progetto “Caligola”

Il Progetto Caligola nasce nel 2020 da un’intuizione di Josè Amici, imprenditore ed istruttore subacqueo, che ha invecchiato alcune bottiglie del vino prodotto della sua azienda agricola nelle acque del lago di Nemi: bacino lacustre conosciuto nel mondo per le navi romane, attribuite all’Imperatore Caligola, affondate e recuperate in un’impresa archeologica condotta dal 1928 al 1932. Le bottiglie di vino (cesanese e spumante bellone dei castelli romani) usate per l’esperimento iniziale, sono state immerse a -15 mt di profondità e lasciate maturare per due anni. Gli studi effettuati dopo la riemersione del prodotto hanno evidenziato un miglioramento e un mantenimento dello stesso dato dalle peculiarità del metodo di conservazione: l’assenza di luce diretta, la mancanza totale di ossigeno e soprattutto, come ogni bacino idrico di una certa profondità, la temperatura costante tra gli 8 e 10 gradi.

A seguito di questo primo esperimento, si è pensato di coinvolgere altri produttori del territorio dei castelli romani che hanno immerso in contenitori stagni, a forma di anfore antiche realizzate a mano con materiali bio, cibarie di vario genere come formaggi, salumi, marmellate, distillati, salse e dolci. Il progetto Caligola che viene seguito annualmente dalla trasmissione Geo&Geo e riscuote un enorme riscontro, è finalizzato alla valorizzazione di ogni bacino idrico che può facilmente essere trasformato in una sorta di “cella frigorifera naturale” senza emissioni sensibili per l’ambiente. Inoltre si intende promuovere l’identità dei prodotti tipici dei castelli romani e agevolare la collaborazione tra i comuni del territorio per sviluppare una rete socio-economica sempre più funzionale. Questa conferenza stampa intende rilanciare l’attività rendendola ancora più istituzionale grazie alla collaborazione della Coldiretti, dei comuni di Ariccia, Lanuvio, Nemi e Genzano di Roma e dei tecnici dell’università che analizzeranno gli alimenti prima e dopo l’immersion.

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