Il torrone è una delizia tutta italiana. In questi periodo, negozi di alimentari e supermercati già pullulano di offerte natalizie. I torroni, sugli scaffali, la fanno da padrone, con mille varianti. E allora vale la pena di spiegare quale sia la ricetta per fare un torrone artigianale di ottima qualità, provando a farlo in casa.
Nocciole tostate, mandorle, noci, albumi, miele, zucchero e ostia sono gli alimenti per comporre questo meraviglioso dolce, il Torrone. Il nome deriva dal verbo latino torreo, che significa abbrustolire, Il suo riferimento è alla tostatura delle nocciole o mandorle elementi fondamentali per questo buonissimo dolce.
Le varietà di torrone spaziano per tutto il nostro stivale con ricette che ci regalano moltissime rivisitazioni a seconda della tradizione locale. Il torrone è riconosciuto come prodotto artigianale italiano.
La ricetta che presentiamo è quella classica del torrone tradizionale.
Ingredienti
Gr 200 miele
Gr 200 zucchero
Gr 200 mandorle pelate
Gr 40 acqua
2 albumi di uova
Preparazione
Mettete il miele in una piccola casseruola, e fatelo cuocere in un bagno-maria dove lo lavorerete mescolando con un cucchiaio di legno e girando costantemente fino a raggiungere una temperatura di 125° (Potete trovare un termometro per alimenti anche nei supermercati più forniti).
In un’altra casseruola, versate lo zucchero con l’acqua lasciando il tempo che si colori raggiungendo la caramellizzazzione.
Montate gli albumi con la frusta elettrica o in una piccola planetaria, raggiunto il suo volume aggiungete prima il miele cotto facendolo cadere poco per volta, poi il caramello facendo cadere anche questo gradualmente.
Fatta questa operazione trasportate il tutto in un pentolino di acciaio col triplice fondo, aggiungete le mandorle già tostate in forno, rimettere a cuocere tutto insieme a fiamma bassa.
Mescolare continuamente con un cucchiaio di legno e quando la massa tenderà a staccarsi dai bordi e dal suolo della pentola allora il torrone sarà pronto. Foderare uno stampo con l’ostia, lasciate cadere il torrone sopra e ricoprite con un’altra ostia lasciandolo riposare per almeno 3 ore.
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Ciro Salatiello è nato a Calvizzano, un paesino a Nord di Napoli, ha frequentato l’istituto alberghiero di Formia. Le sue esperienze migliori si riassumono nella pubblicazione di tre libri: “In cucina con Ciro Salatiello”, scritto in collaborazione con i medici sociali del Calcio Napoli, “Gli ingredienti di una vita”, la scoperta della storia che si cela dietro antiche ricette e documenti storici inediti, e “La cucina napoletana”, in cui dedica un capitolo al suo prodotto, il Kepurp, alternativa italiana al Kebab. Ha partecipato a programmi televisivi nazionali e ad una rubrica gastronomica radiofonica, “Le ricette dei Campioni”.